Contenitori d'inchiostro per stampanti laser o a getto di inchiostro, fotocopiatrici, computer ecc.
Combustibile Derivato da Rifiuti.
combustibile da rifiuti (Cdr): il combustibile classificabile, sulla base delle norme tecniche Uni 9903-1 e successive modifiche ed integrazioni, è ottenuto dai rifiuti urbani e speciali non pericolosi mediante trattamenti finalizzati a garantire un potere calorifico adeguato al suo utilizzo, nonché a ridurre e controllare: 1) il rischio ambientale e sanitario; 2) la presenza di materiale metallico, vetri, inerti, materiale putrescibile e il contenuto di umidità; 3) la presenza di sostanze pericolose, in particolare ai fini della combustione;
impianto all'interno del quale l'energia termica generata dalla combustione di una massa di combustibile (carbone, nafta, o metano) viene trasformata, attraverso un ciclo termico, in energia meccanica la quale, attraverso un'alternatore, viene poi trasformata in energia elettrica. Il combustibile, bruciato all'interno della caldaia, produce energia termica che trasforma l'acqua di processo in vapore. Quest'ultimo, fortemente surriscaldato, va ad agire sulle palette della turbina la quale trasforma l'energia potenziale del vapore in energia meccanica; questa viene ceduta all'alternatore che provvede a trasformarla in energia elettrica.
area presidiata ed allestita per l'attività di raccolta mediante il raggruppamento differenziato dei rifiuti per frazioni omogenee, conferiti dai detentori agli impianti di recupero e trattamento. La disciplina dei centri di raccolta è data con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza unificata Stato - Regioni, città e autonomie locali, di cui al decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281;
certificati previsti dall’articolo 5 del decreto ministeriale 11 novembre 1999. Ogni soggetto produttore o importatore deve immettere in rete una quota del 2% di energia elettrica prodotta da impianti a fonti rinnovabili. La produzione di energia elettrica degli impianti alimentati da fonti rinnovabili ha diritto, per i primi otto anni, alla certificazione di produzione da fonti rinnovabili (Certificati verdi), di valore pari a 100 MWh. I Certificati verdi possono essere venduti per adempiere all’obbligo di immissione di energia da fonti rinnovabili.
provvedimento n. 6/92 del CIP (Comitato Interministeriale Prezzi) relativo all'incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Ha determinato le tariffe e i contributi relativi alla produzione e cessione ad Enel di energia da fonti convenzionali, rinnovabili e assimilate.
impianto in cui l'energia è generata da più fonti come, ad esempio, quella elettrica (corrente) e termica (calore).
prodotto ottenuto mediante la fermentazione biologica aerobica di matrici organiche di varia natura e che viene impiegato in agricoltura come ammendante, come fertilizzante o come substrato colturale.
processo biossidativo termofilo ed esotermico che avviene in condizioni controllate a carico di matrici organiche in fase solida. Esso evolve attraverso due fasi (biossidazione e maturazione) e porta alla produzione di acqua, anidride carbonica, calore e compost.
contenitore (detto anche compostiera) in cui avviene il processo di compostaggio: mantiene la temperatura e garantisce la circolazione dell'aria favorendo la biodegradazione del materiale organico.