Panoramica
Attivo dal 1995, l'impianto di compostaggio di Faenza tratta principalmente scarti vegetali, cioè la frazione ligneo cellulosica proveniente dalle attività di manutenzione delle aree verdi pubbliche e private, oltre che scarti agroalimentari e fanghi di origine agroindustriale.
L'impianto si trova a Faenza (RA) in via Convertite 6, all'interno del sito di Caviro Extra, e si occupa del trattamento biologico di rifiuti mediante biossidazione in andane di fermentazione. Gli output del processo sono l'Ammendante Compostato Verde (ACV Econat), l'Ammendante Compostato Misto (ACM Econat) e l'Ammendante Compostato da scarti della Filiera Agroalimentare (ACFA Econat).
L' ACV Econat, consentito in agricoltura biologica, è ottenuto da materie prime di origine ligneo cellulosica ossia da residui della manutenzione del verde ornamentale pubblico e privato;
L'ACM Econat, consentito in agricoltura biologica, è prodotto da sfalci e potature, scarti vegetali e scarti di lavorazioni agroindustriali. Attualmente, è proposto in forma pellettata per la distribuzione in campo con un normale spandiconcime o per utilizzo florovivaistico;
L'ACFA Econat, è ottenuto da sfalci e potature, da biodigestato, proveniente dal processo di digestione anaerobica per la produzione di biogas, e da fanghi agroalimentari. È un compost specifico per utilizzo in agricoltura convenzionale su colture estensive e frutteti.
Gli ammendanti naturali prodotti da Enomondo sono ideali per migliorare la struttura dei terreni: consentono di ridurre notevolmente l'utilizzo di fertilizzanti chimici, apportano sostanze organiche al terreno, hanno proprietà igroscopiche, fissano la CO2 nel suolo e restituiscono i nutrimenti alle piante. Un processo che, grazie alla presenza di elementi nutritivi quali azoto, fosforo e potassio, stimola la crescita di microflora positiva, rendendo il terreno più resistente alla siccità e alla desertificazione, oltre a migliorare lo sviluppo dell'apparato radicale delle piante su di esso coltivate.
Scheda
-
Capacità di trattamento
80.000 ton/anno di sfalci e potature in entrata per la produzione dell'Ammendante Compostato Verde e biomassa combustibile. 130.000 ton/anno di scarti e fanghi agroalimentari, e sfalci e potature, da avviare alla produzione dell'Ammendante Compostato Misto e dell'Ammendante Compostato da scarti della Filiera Agroalimentare.
- Conferimento sfalci e potature, e scarti agroindustriali;
- Miscelazione delle diverse matrici in base alla normativa per le varie tipologie di ammendante;
- Fase Termofila - Biossidazione in platee periodicamente rivoltate tramite una macchina rivolta cumuli, che grazie al processo di fermentazione garantisce lo sviluppo di acidi umici e fulvici. Durante questo processo le temperature si mantengono oltre 55° per diversi giorni garantendo la sanitizzazione del prodotto;
- Fase di Curing - l’ammendante viene lasciato maturare in cumuli affinché ne avvenga la completa stabilizzazione;
- I prodotti così conseguiti vengono sottoposti a vagliatura, a fine processo si ricava un terriccio organicamente stabile e privo di agenti patogeni;
- L'Ammendante Compostato Misto e l'Ammendante Compostato Verde sono consentiti in agricoltura biologica e rispettano le specifiche di compost di qualità del Consorzio Italiano Compostatori (CIC). L’Ammendante Compostato da scarti della Filiera Agroalimentare, anch’esso con il marchio di qualità CIC, è invece destinato all’impiego in agricoltura convenzionale.
Documenti dell'impianto:
1480Kb - zip
869Kb - zip
20Kb - docx