Scheda
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Numero linee di termovalorizzazione
1 -
Capacità termica complessiva
21.500.000 Kcal/h -
Tecnologia di combustione
forno a tamburo rotante e camera statica -
Capacità di smaltimento rifiuti
6,5 t/h -
Funzionamento in un anno
7.700 h -
Potenza elettrica nominale
4,2 MW -
Operazione di smaltimento
D10 -
Rifiuti ammessi
rifiuti speciali, anche pericolosi di origine industriale (rifiuti solidi sfusi, rifiuti solidi e liquidi in fusti e scatole, fanghi pompabili, rifiuti liquidi organici ed inorganici)
- 1. Accettazione e controllo rifiuti
I rifiuti ammessi all'impianto sono quelli previsti dalla procedura di omologazione di Herambiente. Tutti i rifiuti in ingresso sono sottoposti a controllo analitico per la verifica delle caratteristiche chimiche.
- 2. Ricezione e stoccaggio rifiuti
Ricevimento e stoccaggio dei rifiuti solidi: i rifiuti solidi sfusi, conferiti mediante autocarri o container, sono scaricati e stoccati in un’apposita fossa, l’accesso alla quale avviene tramite portoni ad impaccamento rapido. La fossa è suddivisa in più settori omogenei: settore ricevimento e stoccaggio rifiuti (da 1.000 m3), settore carica omogenea di rifiuti solidi da alimentare al forno (da200 m3). I rifiuti vengono ripresi dalla fossa tramite apposito sistema carroponte/benna e alimentati alla tramoggia di carico del forno, dalla quale attraverso nastro trasportatore sono inviati allo scivolo di alimentazione .I rifiuti prima di essere caricati nella tramoggia di alimentazione sono preventivamente sottoposti a triturazione mediante un trituratore installato nella parte alta dell’edificio fosse; il trituratore è alimentato mediante il sistema carroponte/benna e il materiale triturato, tramite uno scivolo è scaricato nella fossa omogenea. Allo scopo di evitare la diffusione di polveri e odori molesti nell’ambiente esterno, la fossa di stoccaggio è mantenuta normalmente chiusa e in depressione (l’aria aspirata viene utilizzata come aria di combustione) I fusti alimentabili direttamente al forno, che contengono rifiuti solidi e pastosi, sono conferiti confezionati su pallet e stoccati in un’apposita area coperta da tettoia, pavimentata, con cordolo di sicurezza e canaletta di raccolta di eventuali spandimenti. I pacchi di RSO conferiti vengono stoccati all’interno di un edificio adibito allo scopo in attesa di essere avviati alla termodistruzione.
Ricevimento e stoccaggio rifiuti fangosi: rifiuti fangosi, conferiti mediante autocarri o autobotti a seconda delle caratteristiche, vengono stoccati in un’apposita tramoggia avente volume pari a 60m3. Lo scarico del fango all’interno della tramoggia può avvenire tramite portellone azionabile idraulicamente oppure attraverso una tubazione provvista di valvola di blocco automatica a sfera. Allo scopo di evitare emissioni in atmosfera durante le fasi di scarico la tramoggia è mantenuta in depressione tramite un ventilatore centrifugo che rilancia gli sfiati alla camera statica del forno. I fanghi, con l'ausilio di un sistema rompiponte e coclee di fondo, sono convogliati ad una pompa alternativa quindi alimentati in testata del tamburo rotante.
Ricevimento e stoccaggio dei rifiuti liquidi: il parco serbatoi del forno F3 ha un volume complessivo di 1260 mc. Tutti serbatoi di stoccaggio sono di tipo cilindrico verticale, realizzati in materiali diversi (acciaio alcarbonio, acciaio al carbonio vetrificato internamente) in funzione delle caratteristiche chimico-fisiche dei rifiuti contenuti, in modo da resistere all’aggressione chimica. Ad eccezione del serbatoio S-621, tutti i serbatoi sono coibentati e dotati di serpentino a vapore per il riscaldamento. Tutti i serbatoi provvisti di tetto bombato sono inseriti in bacini di contenimento con pozzetti per la raccolta dei drenaggi.
Per garantire un carico termico costante i rifiuti liquidi organici sono prelevati dai serbatoi di stoccaggio ed inviati ad una coppia di serbatoi per la preparazione di una carica omogenea idonea ad alimentare il forno. I liquidi sono iniettati all’interno del forno, in testa al tamburo ed in camera statica, tramite lance di atomizzazione che consentono una rapida combustione della componente organica, mantenute alimentare direttamente dai serbatoi attraverso tubazioni con percorso ad anello chiuso per garantire il ricircolo.
- 3. Termodistruzione dei rifiuti
L'impianto è dotato di un forno a tamburo rotante realizzato mediante una camicia metallica di grosso spessore, rinforzata nelle zone di appoggio e rivestita all'interno con materiale refrattario. Grazie al movimento di rotazione ed alla leggera pendenza verso l'estremità di uscita, i rifiuti avanzano lungo il tamburo fino ad arrivare all’uscita in cui la scoria incenerita cade sulla griglia di finissaggio per incrementare la mineralizzazione. Il tempo di permanenza dei rifiuti nel tamburo, fissata la pendenza dello stesso, viene determinato dalla velocità di rotazione del tamburo stesso. La griglia di finissaggio riceve il solido scaricato dal tamburo e tramite l’aria comburente, che ha funzione anche di raffreddamento dei barrotti, contribuisce all’ossidazione del carbonio contenuto nelle scorie ed alla loro mineralizzazione.
Sempre sulla testata sono presenti due lance di alimentazione rifiuti inorganici (acque), due lance per l’alimentazione dei rifiuti della linea diretta da autobotte e da bulk, una lancia per l’alimentazione dei fanghi pompabili ed un bruciatore polivalente funzionante a metano e/o con rifiuti organici a medio-alto PCI.
In uscita dal tamburo rotante, è posta la camera di combustione (o camera statica). Tale camera è dotata di 4 bruciatori polivalenti funzionanti a metano e/o a rifiuti 4 lance per rifiuti inorganici, equamente ripartiti su due livelli distinti.
Nella parte alta della camera statica un bruciatore polivalente è deputato a bruciatore ausiliario il cui funzionamento è asservito, in automatico, al controllore della temperatura dei fumi in uscita dalla camera di combustione. Il bruciatore viene impiegato per fornire ai fumi il calore necessario per raggiungere la temperatura minima in uscita dalla camera di combustione. L’impianto è esercito a temperature superiori a 1100°C qualora siano alimentati rifiuti con alogeni in concentrazione maggiore del 1%.
- 4. Recupero energetico e produzione energia elettrica
Prima di passare alla sezione di depurazione, i fumi in uscita dalla camera di postcombustione vengono raffreddati sino a 220-260 °C in una caldaia a recupero, con produzione di vapore surriscaldato a 350°C e 30 bar. Il vapore surriscaldato prodotto in caldaia alimenta un gruppo turboalternatore della potenza di 4.2 MW per la produzione di energia elettrica.
L'energia elettrica prodotta consente di soddisfare le richieste d'impianto; la quota eccedente è trasferita in parte a utenze dell'adiacente impianto di trattamento acque di scarico (TAS) e alla rete di distribuzione nazionale.
- 5. Depurazione fumi
La fase di depurazione fumi comprende diversi sistemi di abbattimento degli inquinanti dettagliati più avanti. La sequenza dei trattamenti nel processo è costituita da un sistema DeNOx non catalitico (SNCR) collocato in caldaia, quindi un abbattimento delle polveri con elettrofiltro posto a valle della caldaia a recupero, seguito dalla colonna di lavaggio fumi quindi filtro a maniche e sistema DeNOx catalitico (SCR) prima del rilascio in atmosfera.
- 6. Sistema di evacuazione
I fumi sono pronti per essere evacuati all’atmosfera a valle del Sistema Depurazione Fumi, a una temperatura di ~ 110 °C, mediante apposito camino avente un’altezza di 60 m ed un diametro interno di 1.450 mm.
- 7. Trattamento chimico fisico acque.
Il forno F3 è dotato di un impianto chimico-fisico per il trattamento degli spurghi provenienti dalla colonna di lavaggio dei fumi. La corrente in ingresso è portata a pH 8.5 con latte di calce, addizionata con cloruro ferrico, precipitante per metalli e polielettrolita anionico per la flocculazione. L'acqua viene separata dal fango con sedimentatori a pacchi lamellari e quindi filtrata su letti di sabbia e carboni attivi. Il fango estratto dai sedimentatori viene inviato in un ispessitore da cui viene poi estratto per essere inviato a disidratazione in una centrifuga.
Documenti dell'impianto:
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Documenti di sicurezza per accedere all'impianto:
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