Panoramica
L'impianto è strutturato per trattare rifiuti speciali industriali solidi, fangosi e liquidi, anche pericolosi, prodotti da terzi e conferiti sfusi o in colli. Tali rifiuti sono costituiti principalmente da imballaggi, materiali assorbenti e DPI, vetro, legno, plastica, metalli, carboni, vernici e morchie, fondami provenienti dalla bonifica di serbatoi che devono essere trattati prima dell'invio ad impianti di smaltimento finale.
Lo stabilimento di Mirandola compie il trattamento dei rifiuti industriali tramite il processo di triturazione e miscelazione e lo smaltimento di lana di roccia pericolosa tramite il processo di pressatura. L'impianto ha una capacità di lavorazione di oltre 100.000 tonnellate annue. I rifiuti prodotti dal trattamento vengono poi inviati in impianti finali attrezzati con le migliori tecnologie per il recupero o lo smaltimento.
Pagina aggiornata al 25 gennaio 2023
- attività di smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi (di cui alle operazioni D9, D13, D14 e D15);
- attività di recupero di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi (di cui alle operazioni R12 e R13).
- Impianto di triturazione a tre alberi con rotazione lenta ed annessa camera di vagliatura e miscelazione additivi per la riduzione volumetrica dei materiali che non presentano una pezzatura idonea per il conferimento diretto all’impianto di smaltimento/recupero finale e per l’eventuale trattamento degli stessi tramite l’ausilio di chemicals idonei al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
- Impianto compattatore verticale oleodinamico (pressa) per la riduzione volumetrica di materiali isolanti pericolosi (EER 17.06.03*) per minimizzare l’utilizzo delle volumetrie delle discariche destinatarie finali per questa tipologia di rifiuti
I rifiuti vengono stoccati in diverse vasche in cemento armato di varia dimensione, a seconda delle specifiche caratteristiche.
Le principali tecnologie presenti all’interno dell’impianto sono: