S.S. 309 Romea km 2.6, Ravenna
La discarica per rifiuti non pericolosi si trova a Ravenna presso il Comparto di Herambiente S.p.A. al km 2,6 della S.S. 309 Romea. Il comparto comprende, oltre alla discarica, anche l’impianto di Trattamento Chimico Fisico (TCF) di rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi e l’impianto di trattamento fanghi DISIDRAT. Inoltre, nello stesso complesso, sono compresi l’Impianto di trattamento rifiuti urbani, la discarica esaurita per rifiuti pericolosi, le discariche per rifiuti pericolosi e non pericolosi 1°, 2°, 3°, 4° stralcio ed il centro di stoccaggio provvisorio e pretrattamento di rifiuti urbani e speciali, pericolosi e non pericolosi.
Pagina aggiornata al 3 giugno 2021
I rifiuti ammessi in deposito all'interno della discarica devono seguire e rispettare i requisiti del Piano di gestione operativa approvato dalle Autorità Competenti.
Le attività di movimentazione e abbancamento hanno lo scopo di garantire la messa a dimora dei rifiuti, in modo tale da rendere minimo l'impatto con l'ambiente, formando con gli stessi strati sovrapposti, compattati al fine di massimizzare la densità dei rifiuti collocati. Nel contempo occorre mantenere una elevata stabilità al deposito accumulato e minimizzare le infiltrazione da precipitazioni meteoriche e quindi la formazione di percolato e la penetrazione nel corpo discarica di insetti ed altri animali.
A fine di ogni giornata lavorativa i rifiuti vengono ricoperti con materiali inerti provenienti da cave o materiali tecnici provenienti da impianti di recupero autorizzati, rifiuti recuperabili (es. Frazione organica stabilizzata), telo ignifugo impermeabile.
Il percolato generato è raccolto nel corpo rifiuti, separatamente per ogni settore, tramite rete di drenaggio orizzontale e verticale con tubi fessurati e materiale drenante. Dal fondo invaso il percolato è convogliato per gravità a dei pozzi di sollevamento che conferiscono in una linea di raccolta comune a tutti i settori collegata con un sistema di vasche e serbatoi di stoccaggio. Successivamente, tramite condotta, è quindi avviato all'impianto di trattamento chimico-fisico presente all'interno del Comparto km 2,6 S.S. 309, o comunque presso impianti esterni autorizzati.
Il biogas prodotto dalla discarica è prelevato da un sistema di captazione orizzontale e verticale costituito da pozzi di drenaggio che, attraverso una specifica rete di adduzione (tubazioni in HDPE), lo convoglia alle centrali di aspirazione di ogni settore.
Il biogas estratto dai settori 4°/5°/6°/7°/8°/9°/10° viene recuperato energeticamente da complessivi quattro motori a ciclo otto con potenza elettrica installata rispettivamente pari a 836 kWe, 836 kWe, 625 kWe, 625 kWe ed, in caso di fermo di uno o più impianti, viene trattato nelle torce ad alta temperatura.
L'energia elettrica prodotta è utilizzata per alimentare le utenze del comparto e l'eccedenza immessa in rete di distribuzione esterna.
Il biogas estratto dai settori più vecchi (1°/2°/3°), non idoneo per il recupero energetico, viene avviato all'impianto sperimentale Biomether LIFE+ per la produzione di biometano mediante upgrading da biogas di discarica o, in alternativa, alla combustione in torcia ad alta temperatura.
Sono state adottate differenti tipologie costruttive per i diversi settori al fine di garantire l'impermeabilizzazione delle vasche di discarica. La maggior parte dei settori presenta dei fondi con caratteristiche più performanti rispetto a quanto richiesto dal D.Lgs 36/03, realizzati con due strati di argilla e due geomebrane in HDPE alternati (oppure un telo in HDPE ed un materassino geocomposito bentonitico).Sopra il pacchetto di impermeabilizzazione è presente lo strato in sabbiella e ghiaia per il drenaggio di fondo del percolato.
Nello specifico il settore 10° attualmente in coltivazione è dotato, dal basso verso l'alto, del seguente pacchetto di impermeabilizzazione:
La copertura della porzione sommitale per i settori non ancora dotati di copertura definitiva verrà realizzata in due fasi distinte:
Le matrici ambientali e le emissioni monitorate quale sorveglianza ambientale sui potenziali impatti della discarica sono:
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