Panoramica
La discarica controllata per rifiuti urbani non pericolosi e rifiuti speciali di Gaggio Montano, in funzione dal 1985, è localizzata a monte della SS 64 Porrettana nel tratto compreso fra le località di Marano e Silla, due frazioni del Comune di Gaggio Montano (BO). Si sviluppa su di un'area in pendio di circa 25 ettari. L'impianto si configura come una discarica di versante, situata all'interno di un'area calanchiva costituita da rocce argillose. È stata suddivisa in settori per razionalizzare l'attività di gestione e garantire il massimo della sicurezza per la stabilità e la minimizzazione dei rischi ambientali. Ogni settore è completo ed autonomo sia dal punto di vista strutturale sia funzionale ed impiantistico. L'impianto della discarica è inserito all'interno del Piano Strutturale del Comune di Gaggio Montano come Infrastruttura di interesse generale quale impianto per l'ambiente e relativi servizi. Pagina aggiornata al 1 gennaio 2023
Scheda
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Tipo discarica
rifiuti non pericolosi e per rifiuti misti non pericolosi con elevato contenuto sia di rifiuti organici biodegradabili che di rifiuti inorganici, con recupero di biogas -
Operatività
dal 1985 -
Saturazione prevista
2023 -
Caratteristiche generali della discarica
Estensione area occupata dagli abbancamenti: c.a. ha 23. -
Capacità utile complessiva
Vgradi Settore 390.123 mc
Essendo la discarica costruita su versante, il percolato viene raccolto quasi esclusivamente per gravità. Il sistema dei serbatoi, indipendenti tra loro, è inoltre dotato, per maggior sicurezza dell'impianto, di un collegamento di "troppo pieno" ai serbatoi limitrofi e di un sistema di telecontrollo remoto per il monitoraggio in continuo del grado di riempimento dei serbatoi. É stato inoltre adottato un sistema sperimentale di gestione del percolato finalizzato alla sua riduzione e che favorisce il recupero dello stesso.
Il processo consiste nella dispersione del percolato per sub-irrigazione nelle vasche già chiuse da tempo. Tale sistema consente la riduzione dei tempi di "mineralizzazione" dei rifiuti, migliorando la produzione del biogas tramite una maggiore umidificazione del rifiuto abbancato.
Il biogas estratto viene purificato mediante raffreddamento e drenaggio della condensa e passaggio su filtri a carboni attivi; segue la combustione su un motore, per la produzione di energia elettrica, dotato di post combustore rigenerativo per il controllo delle emissioni. Quando il generatore è fermo per guasto o manutenzione, il biogas prodotto viene distrutto termicamente in una torcia. La torcia è sempre attiva (in stand-by) e parte in automatico ad ogni malfunzionamento che costringe al fermo il motore-generatore.
- strato di regolarizzazione con sabbia, sabbiella e FOS
- strato di drenaggio del biogas e di rottura capillare protetto da eventuali intasamenti, per mezzo di adeguato strato di ghiaia o geocomposito drenante, con trasmissività idraulica equivalente ad uno strato di ghiaia di spessore 50 cm
- strato di argilla compattata con coefficiente di permeabilità non superiore a 10-8 m/sec, di spessore pari almeno a 50 cm.
- strato drenante per impedire la formazione di un battente idraulico e costituito da geocomposito drenante a biaccoppiatura
- copertura con terreno vegetale, eventualmente miscelato con ammendante conforme al D.Lgs n° 75/2010 sui fertilizzanti, di spessore minimo di 0,5 m.
A seguito dell'assestamento, si provvede all'aggiunta dei seguenti successivi strati:
Per permettere il recupero naturalistico del sito è previsto un Piano di Ripristino Ambientale che si sviluppa sul lungo termine in quanto le operazioni di rinverdimento devono essere precedute da attività di risagomatura delle vasche e di sistemazione del reticolo idraulico. Quest'ultima è suddivisa in due fasi: la prima fase viene realizzata 1-2 anni dopo la chiusura delle vasche; tra la prima e la seconda fase intercorre un lasso di tempo necessario a consentire l'assestamento degli abbancamenti e l'assunzione di una configurazione morfologica più stabile e simile a quella definitiva. Nella seconda fase si procede alle operazioni più specifiche di recupero vegetazionale con attività di rinverdimento consistente nella stesa di compost di qualità miscelato a terra e idrosemina potenziata con una miscela contenente erbe e sementi di specie tipiche del territorio locale, infine è prevista la piantumazione di specie arboree autoctone lungo le principali linee d'acqua del reticolo idrografico superficiale.
- acque superficiali
- percolato
- sistema di ricircolo del percolato
- emissioni convogliate cogeneratore
- qualità del biogas
- emissioni diffuse del corpo discarica
- qualità dell'aria
- rumore
- traffico
- prelievi idrici
- materie prime
- combustibili
- produzione e consumo di energia
- morfologia della discarica
- parametri meteoclimatici
- rifiuti in entrata
- rifiuti in uscita
- rifiuti recuperati
Documenti dell'impianto:
1213Kb - zip
20Kb - docx
Documenti di sicurezza per accedere all'impianto:
2301Kb - pdf
272Kb - pdf
543Kb - pdf
1510Kb - pdf
533Kb - pdf