Panoramica
Gestito da HASI Herambiente Servizi Industriali, l'impianto tratta rifiuti speciali liquidi, pericolosi e non pericolosi, tramite un processo chimico fisico che avviene in reattori a batch e successive linee in continuo.
I fanghi prodotti dal trattamento chimico fisico vengono disidratati mediante filtropressatura mentre le emulsioni oleose e i reflui con elevate concentrazioni di tensioattivi vengono trattati con un evaporatore. Infine, i rifiuti aventi elevata salinità e metalli non gestibili in impianti chimico fisici di depurazione vengono trattati con un secondo evaporatore. L'impianto è dotato di una sezione di trattamento acque solventate che consente di separare i solventi, avviati in centri di recupero esterni, dalle acque, inviate al trattamento chimico fisico/biologico interno.
L'impianto di depurazione biologico viene alimentato con i reflui provenienti dal trattamento chimico fisico e dalle altre linee di trattamento e con i rifiuti scaricati direttamente.
Pagina aggiornata al 05 dicembre 2022
Due delle tre linee in continuo sono alimentate dalle acque chiarificate provenienti dai trattamenti batch e dalle acque di risulta della disidratazione dei fanghi. In tale sezione vengono effettuati trattamenti specifici per potenziare la resa di depurazione del comparto chimico-fisico, con particolare riferimento ai parametri metalli, idrocarburi e solventi. Il chiarificato prodotto è inviato al trattamento biologico mentre i fanghi trasferiti alla linea di condizionamento.
Una delle linee di trattamento in continuo, costituita da n° 3 reattori, è destinata al condizionamento dei fanghi pompabili di risulta dai trattamenti batch per incrementarne la filtrabilità. Nel primo reattore di coagulazione usualmente dosato anche il cloruro ferrico. Nel secondo reattore di precipitazione/alcalinizzazione, dotato di controllo di pH, avviene il dosaggio di latte di calce. Infine, il terzo reattore è adibito all’accumulo del fango condizionato a servizio della disidratazione meccanica composta da due filtropresse automatiche, dalle quali risultano fanghi solidi palabili con percentuali di secco che possono variare in genere dal 45 al 60%.
Il liquido condensato (distillato) viene inviato al successivo trattamento chimico-fisico, oppure, nel caso in cui non sia necessario un ulteriore trattamento, direttamente al trattamento biologico. Il concentratore è costituito da un impianto con una portata di soluzione da concentrare di 500 kg/h per la rimozione dell’acqua in emulsione, partendo da un valore degli oli in ingresso massimo del 50%. Parallelamente all’utilizzo dell’evaporatore è possibile alimentare una centrifuga di tipo tricanter. La centrifuga consente di separare il fango, le acque e l'olio libero presenti nel refluo. Il fango separato dalla centrifuga viene inviato ai serbatoi di stoccaggio per successivo condizionamento e disidratazione meccanica con filtropressa. L'olio libero derivante dalla centrifuga viene pompato all’interno di un serbatoio di stoccaggio per essere inviato a recupero presso impianti esterni, mentre, le acque separate vengono trasferite ai serbatoi di stoccaggio a servizio della sezione di trattamento emulsioni, dato che queste ultime contengono ancora tracce di olio.
I rifiuti sono inviati, previo stoccaggio, all’impianto di evaporazione sottovuoto a triplo effetto dal quale si ottengono un distillato ed un concentrato. Il liquido condensato (distillato) viene inviato in un sistema di degassaggio ed è rilanciato per il successivo trattamento chimico-fisico, oppure, per il trattamento biologico. Il concentrato salino, tipicamente con un tenore di secco del 40%, è inviato ad un evaporatore raschiato per ottenere un materiale solido da avviare a successivo trattamento in altri impianti ed un distillato – che viene unito a quello del triplo effetto.
Documenti dell'impianto:
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Documenti di sicurezza per accedere all'impianto:
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