Panoramica
Nell'impianto di inertizzazione dei rifiuti di Pisa vengono processati rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con una potenzialità di 25 t/h ed una capacità di trattamento autorizzata pari a 165.000 tonnellate l'anno condivisa con la sezione di soil washing.
L'attività di inertizzazione consiste in un processo di adeguamento delle caratteristiche chimico fisiche di alcuni rifiuti alle specifiche e limiti di accettazione propri dello smaltimento in discarica, miniera sotterranea e/o impianti di trattamento esterni. In particolare, attraverso il mescolamento dei rifiuti con opportuni reagenti (solfuro di sodio, calce, etc.) e/o leganti idraulici (calce, cemento e silicati, bentonite, etc.) è possibile intrappolare i composti inquinanti e condurre entro i limiti di legge il rilascio di alcuni contaminanti contenuti nel rifiuto. La stessa finalità si può ottenere mescolando rifiuti con caratteristiche differenti per promuovere la reazione tra i composti presenti nelle varie matrici. Il processo permette inoltre di modificare le caratteristiche meccaniche dei rifiuti, migliorandole e garantendo all'impianto finale le performance richieste.
Pagina aggiornata al 05 dicembre 2022
- Sezione stoccaggio rifiuti
- Sezione deposito reagenti
- Sezione inertizzazione
- Sezione Baie
- Sezione di abbattimento emissioni gassose (aree a servizio del processo)
Si identificano di seguito le principali sezioni di trattamento e le relative apparecchiature.
- N. 2 silos per polveri da trattare: 60 m3/cad.;
- Baia per solidi da trattare: 600 t;
- Baia per solidi da trattare e/o trattati con destinazione/provenienza diversificata (Inertizzazione, lavaggio terre, stoccaggio o impianti esterni): 5000 t
- ingresso rifiuti;
- stoccaggio in apposite baie e in silos;
- omogeneizzazione preliminare;
- vagliatura, deferrizzazione, nastro trasferimento e inserimento polveri;
- miscelazione meccanica;
- maturazione;
- deposito reattivi (calce, cemento, etc.).
I rifiuti (fanghi, terreni e polveri) in ingresso all'impianto di inertizzazione vengono immessi nell'apposita vasca di scarico e di seguito nell'adiacente vasca di omogeneizzazione dove si procede ad omogeneizzarli e a fornirgli la necessaria consistenza fisica per immissione nell'impianto.
In questa fase può essere aggiunta acqua e/o rifiuti liquidi e/o fangosi e/o altri reattivi (silicato, bentonite, acido fosforico, solfuro di sodio o addensanti organici), se necessario, in modo da raggiungere il voluto grado di umidità e migliorare il processo.
Dalla vasca di omogeneizzazione, oppure nel caso di fanghi idonei, direttamente dalla vasca di scarico o dalle vicine zone di stoccaggio provvisorio, il fango viene prelevato e trasferito nella tramoggia di carico del nastro trasportatore che alimenta il vibrovaglio dove vengono immessi i reagenti e le polveri da trattare che si trovano nei silos esterni e permettono l'omogeneizzazione ed il trasporto del materiale contenuto. Il fango, dopo mescolamento con i reagenti viene scaricato nel cassone di un automezzo tramite nastro trasportatore, per poi essere trasferito nella zona di maturazione. Il rifiuto rimane in questa zona da 24 a 36 ore, in attesa della verifica analitica dei risultati del trattamento e di seguito trasferito in baie di stoccaggio provvisorio, per successivo avvio a smaltimento in discarica, in miniera sotterranea e/o presso altri impianti di trattamento autorizzati.
Il locale dell'impianto di inertizzazione e le baie di stoccaggio/lavorazione dispongono di sistemi di aspirazione per il ricambio d'aria. L'aria aspirata è convogliata ad impianti di abbattimento prima di essere rilasciata in atmosfera.
Documenti dell'impianto:
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Documenti di sicurezza per accedere all'impianto:
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