Panoramica
La discarica si trova nel territorio comunale di Imola, località Tre Monti, in area collinare calanchiva, tra quota 150 e 230 m. slm ed è a distanza di 9 km dalla città. È ubicata all'interno del comparto impiantistico denominato Tre Monti, che comprende, oltre alla discarica, l'impianto di selezione, biostabilizzazione e recupero (TMB) dei rifiuti urbani non differenziati. La collocazione è al centro del territorio dei comuni serviti, appartenenti alla Provincia di Bologna (area Imolese), alla Provincia di Ravenna (area Faentina) ed alla Provincia di Firenze (Firenzuola, Marradi e Palazzuolo sul Senio). Strutturalmente tale impianto si configura come una tipica discarica di versante, situata all'interno di un'area calanchiva costituita da rocce argillose.
Pagina aggiornata al 1 gennaio 2023
Scheda
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Tipo discarica
rifiuti solidi urbani e rifiuti speciali non pericolosi -
Operatività
Attualmente sospesa la coltivazione della sopraelevazione del III lotto da 375.000 ton -
Prescrizioni su quantità di conferimento
160.000 t/anno di rifiuti con picco mensile di 15.000 t/mese, quantitativo massimo giornaliero di rifiuti conferibili di 900 t/giorno. Max 20% in peso annuo di rifiuti conferiti a recupero (R11) rispetto allo smaltito. -
Tipologia di coltivazione
strati di spessore di circa 5 metri -
Volume utile complessivo
lotti 1 e 2 (esauriti): 4.100.000 m³, pari a 3.758.000 ton di rifiuti lotto 3 (esaurito nel 2016): 2.094.000 m³ pari a 1.500.000 ton di rifiuti lotto 3 sopraelevazione (in coltivazione): 375.000 ton
- Teli a carbone attivo per l'abbattimento degli odori;
- Terreno di scavo od altro materiale inerte;
- Frazione organica stabilizzata, proveniente dalla lavorazione dei rifiuti urbani stessi.
Le attività di movimentazione e abbancamento hanno lo scopo di garantire la messa a dimora dei rifiuti, in modo tale da rendere minimo l'impatto con l'ambiente, formando con gli stessi strati sovrapposti, compattati al fine di massimizzare la densità dei rifiuti collocati. Nel contempo occorre mantenere una elevata stabilità al deposito accumulato e minimizzare le infiltrazioni da precipitazioni meteoriche e quindi la formazione di percolato e la penetrazione nel corpo discarica di insetti ed altri animali.
A fine di ogni giornata lavorativa i rifiuti vengono coperti con diverse tipologie di materiali, tra quali:
I bacini di stoccaggio presentano un sistema di impermeabilizzazione del fondo con telo in HDPE posato su terreno argilloso impermeabile tale da scongiurare ogni possibile infiltrazione nel sottosuolo.
Il biogas estratto viene recuperato energeticamente da quattro motori a ciclo otto con potenza elettrica complessivamente installata pari a 4.240 kWe e - in caso di fermo di uno o più impianti - viene trattato nelle 3 torce ad alta temperatura. L'energia elettrica prodotta è utilizzata per alimentare tutte le utenze del sito, compreso l'impianto TMB, e l'eccedenza immessa in rete di distribuzione esterna.
- Barriera di fondo in argilla compattata riprofilata in situ;
- Geomembrana in HDPE spessore 2.5 mm;
- Geotessuto di protezione telo;
- Strato in sabbiella e ghiaia per il drenaggio di fondo del percolato.
Sulla scarpata di appoggio del lotto 3 agli altri due lotti esauriti, è stato asportato lo strato di argilla superficiale facente parte del pacchetto di copertura dell'attuale discarica, fino allo strato drenante di ghiaia.
I lotti 1 e 2, nonostante siano stati realizzati in periodi antecedenti all'emanazione del D.Lgs. n° 36/03, hanno seguito i criteri previsti dallo stesso decreto per quanto riguarda l'impermeabilizzazione del fondo invaso.
- strato superficiale di copertura con spessore 0,3 m di terreno vegetale, con ulteriore strato di 0,7 m sempre di terreno vegetale solo in corrispondenza delle piantumazioni arboree ed arbustive;
- geogriglia in scarpata per evitare lo scivolamento del terreno vegetale;
- geocomposito per il drenaggio delle acque di infiltrazione;
- strato minerale in argilla compattata con spessore 0,80 m e conducibilità idraulica ≤ 10-8 m/s;
- strato di drenaggio del biogas in materiale inerte (ghiaia).
Dopo una prima fase di assestamento, si procederà al ripristino ambientale prevedendo la semina dei versanti e l'impianto di vegetazione arborea ed arbustiva attraverso un progetto di inserimento ambientale che porterà ad un modellamento del versante che si raccorderà morfologicamente con il contesto territoriale. Anche dal punto di vista della copertura del suolo, la previsione di un impianto vegetazionale di tipo arboreo-arbustivo contribuirà alla mitigazione della discarica esaurita.
Parte di tale sistemazione finale è già stata realizzata privilegiando la parte perimetrale del sito nelle zone lungo Via Pediano.
- acque meteoriche di dilavamento superficiale;
- acque sotterranee;
- acque corpo idrico superficiale;
- percolato;
- composizione biogas;
- emissioni convogliate motori biogas per la produzione di energia elettrica;
- emissioni convogliate torce biogas;
- emissioni diffuse dal corpo discarica;
- qualità dell'aria;
- rumore;
- morfologia e stabilità del corpo discarica;
- parametri meteoclimatici;
- rifiuti prodotti (quantità percolato smaltito e biogas prodotto);
- produzione energia elettrica da combustione biogas.
Documenti dell'impianto:
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Documenti di sicurezza per accedere all'impianto:
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